La mia esperienza di Neurochirurgia Generale

La mia esperienza di Neurochirurgia generale è stata condotta durante gli anni della mia presenza a Bologna (Dott Testa) e Genova (Prof Tartarini) e successivamente, in modo consistente, al CTO di Roma insieme al Prof. S.Vangelista. Era comunque inevitabile, considerata la mia formazione culturale e la mia maggior esperienza condotta nell’ambito della Neurochirurgia Stereotassica e Funzionale, che io trasferissi il modo di pensare acquisito in quella attività, nel campo più generico delle patologie di “routine” neurochirurgiche. In particolar modo nel settore della chirurgia dei tumori cerebrali, sia dei gliomi, oltre che delle neoplasie benigne estrinseche.

Nella foto 1 è rappresentata l’asportazione “en bloc”
di una lesione meningiomatosa parasagittale dx.

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Nella foto 2 è rappresentata la pianificazione 3D
di una procedura di biopsia stereotassica con "casco"
Maranello per una neoplasia profonda dx.
Ad una biopsia diagnostica sempre meno invasiva (foto 2) ho cercato di effettuare, nelle evenienze di asportazioni di maggiore entità, una riduzione dell’estensione delle aperture (chirurgia “key hole”) con approccio stereoguidato iniziale, fino all’uso routinario e più recente, della neuronavigazione.

Nella mia pratica ho esteso tale tipo di mentalità anche alle patologie vascolari, specie emorragiche conducendo una vantaggiosa , sul piano del risultato clinico, esperienza nel trattamento delle emorragie profonde, un tempo ritenute non aggredibili.[Evaluation of invasiveness and efficacy of microstereoguided approach to evacuation of large Basal Ganglia Haematomas. Mazzone P.et al. Relazione a Congresso, Roma, 2007]
La diapo 5 rappresenta la determinazione preoperatoria del bersaglio chirurgico e la quantificazione del volume della lesione(a sx); in alto a dx la TC preoperatoria, in basso a dx la TC postoperatoria. Il trattamento di un proiettile temporale profondo sx, arrestatosi a pochi mm dal tronco con procedura stereotassica fu particolarmente entusiasmante e soddisfacente, [specie per il Paziente]. Se posso considerarlo un “vuoto” di esperienza è quello della Chirurgia Vertebrale protesica che, in linea di massima, nella maggior parte dei casi considero più di pertinenza ortopedica (NdR). Negli ultimi anni l’uso molto frequente di tale metodiche, per la verità, ha fornito molti casi da trattare alla Neurochirurgia Funzionale. Per motivi di spazio la Casistica Operatorie riportata per esteso si riferisce agli anni romani del CTO 1995-2018; anche perché essa registra tutti interventi come primo operatore. (vedi Casistica Operatoria)