Gli esordi(1974-1978)
Durante gli anni della Specializzazione in Neurochirurgia (1974 1978) fui spinto dal Direttore della Scuola ad occuparmi di Chirurgia dell’Epilessia sia in campo sperimentale che clinico ed a familiarizzarmi con l’apparecchio stereotassico di Tailairach e la stereoelettroencefalografia (SEEG). Successivamente mi dedicai alla neurochirurgia del dolore (1976-1978) partecipando alle procedure chirurgiche sia di tipo tradizionale demolitivo (cordotomie, mielotomie etc) che a quelle innovative introdotte in quegli anni grazie allo utilizzo dei neurostimolatori (stimolazione midollare - SCS).
Il periodo bolognese (1979 – 1980)
In quell’anno ebbi la possibilità di mettere a frutto una parte dell’esperienza acquisita eseguendo procedure di cordotomia percutanea per i dolori da cancro e di stimolazione midollare per le vasculopatie periferiche.
Il periodo genovese (1980 -1994)
In quegli anni potei dedicarmi alla neurocirurgia generale più che alla funzionale, tranne che nell’ultimo travagliato periodo [dovuto al cambio della direzione del reparto], che mi spinse nuovamente verso le procedure neuromodulative per conquistare una autonomia operativa altrimenti difficile.
Il periodo romano (1995 – 2018)
Rientrato nel Gennaio 1995 a Roma con il preciso incarico di occuparmi delle patologie funzionali mi dedicai non solo alle procedure già acquisite negli anni precedenti ma anche alla radiochirurgia stereotassica con Gamma Knife delle patologie vascolari e neoplastiche encfaliche. Mi familiarizzai con il casco stereotassico di Leksell applicando la stereotassi agli interventi sui tumori cerebrali e delle patologie vascolari (approccio microstereoguidato). Su invito del Prof Vangelista, mio direttore dei primi anni romani mi recai presso la NCH Universitaria di Grenoble (Francia) in periodi diversi ed appresi le tecniche chirurgiche di Stimolazione Cerebrale Profonda usata per la Malattia di Parkinson dal Prof Alim Louis Benabid (1997) e l’uso del robot chirurgico; ma, e lo sottolineo, mi familiarizai con una mentalità neurochirurgica innovativa e proiettata all’innovazione ed alla ricerca, che non è facile ritrovare nella pratica quotidiana ancora oggi qui da noi.
Nel 1998 ideai e potei realizzare, con il contributo economico della Neurologia dell’Università Roma 2 Tor Vergata, un nuovo tipo di apparecchio stereotassico (Maranello), che aveva, a differenza di tutti quelli presenti in armamentari nel mondo, la possibilità di centrare più bersagli contemporaneamente; ed inoltre un innovativo sistema di reperaggio che semplificava di molto la determinazione del bersaglio, mantenendo od addirittura incrementando la precisione.
Fase di progettazione e modificazione del primo Casco Stereotassico "Maranello".
Nella foto : (a sx) Il sig Poggipolini della Poggipolini Motostar-Bologna;
(al centro) I Neurologi Stefani e Stanzione del PTV - Roma ;
(a dx) io stesso con il Casco Maranello modificato nel 1998.
Sala Riunioni Divisione di Neurochirurgia del CTO - ASL RM C.
La figura rappresenta il Casco Stereotassico “Maranello” chiamato così perche i disegni progettuali furono realizzati sul computer che disegna le automobili da Formula 1 della Ditta Ferrari
Negli anni il sistema di reperaggio e l’apparecchio stereotassico si svilupparono e divennero sempre piu’ sofisticati raggiungendo, molto prima delle innovazioni offerte dalla industria, la modellazione 3D delle stutture cerebrali, l’utilizzo della angiografia stereotassica individualizzata per una maggiore prevenzione del rischio emorragico intraoperatorio, la robotizzazione del sistema ed infine i sistemi “frameless”.
Dal 2016 iniziai ad utilizzare la navigazione con sistema Medtronic, modificandone e semplificandone la tecnica. Sempre in quegli anni iniziai una esperienza con la stimolazione midollare ad alta frequenza.